È trascorso quasi un anno da quando ho visto la miniserie Chernobyl (qui la recensione), e da allora non c’è programma, film, serie tv e libri che non smetto di vedere e leggere per approfondire l’argomento.
Blackbird, un romanzo dedicato ai ragazzi dai 12 anni in sù, racconta la storia di due bambine vittime del disastro e delle conseguenze dell’esplosione della centrale nucleare, ma anche dei pregiudizi e dei preconcetti assorbiti dai genitori che le mettono in competizione e una in una situazione di superiorità sull’altra, senza però comprenderne realmente il motivo.
La loro amicizia e convivenza “forzata” le porterà ad abbattere tutti i muri e a comprendere che l’amicizia e l’amore superano qualunque barriera.
La distanza tra i veri amici non conta, quando l’amicizia continua nei loro cuori.
BLACKBIRD
I colori del cielo
di Anne Blankman
Casa editrice: Giunti
Anno 1ª edizione: 1984
Traduttore: R. Ronci
Titolo originale: THE BLACKBIRD GIRLS
352 pagine
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Il cielo verso sud era rosso. Il fumo arrivava fino alle nuvole scarlatte. Non era nè nero nè grigio, ma di uno strano blu, una tonalità mai vista prima. Era così dendo che Valentina no riusciva a vedere niente attraverso: tutto ciò che vedeva era un muro di fumo che continuava a crescere verso il cielo rosso, Ma lei sapeva cosa c’era sotto quel fumo. La cantrale nucleare dove lavorava suo padre.
Nella notte del 26 aprile 1986 il reattore numero 4 della centrale nucleare di Cernobyl esplode, liberando nell’aria una nuvola radioattiva destinata a cambiare per sempre la vita di milioni di persone. A subire maggiori danni sono i cittadini di Pryp”jat’, una città, oggi fantasma, sorta negli anni ’70 per accogliere gli operai e gli ingegneri della centrale. Il mattino del 26 aprile infatti, le famiglie di Pryp”jat’ sono le prime a subire la ricaduta del materiale radioattivo causando morte, malattie e perdita della propria casa.
In questo clima di paura e di omertà esercitato dal governo sovietico, che fa di tutto per tenere nascosto il disastro, Valentina Kaplan e Oksana Savchenko, due ragazze di dodici anni compagne di classe, apprendono della morte dei loro padri, in servizio durante la terribile notte, e sono costrette a lasciare la casa e la città. Oksana in particolare, cresciuta con un padre che le ha sempre inculcato l’odio per gli ebrei oltre che picchiarla e punirla violentemente, è costretta a lasciare temporaneamente anche sua madre. A prendersi cura di lei si offre Valentina e sua madre che, tra scetticismo e imbarazzo, riescono a farle comprendere che nonostante siano ebree sono brave persone.
Tra complicazioni e imprevisti le due ragazze si ritrovano da sole su un treno diretto a Leningrado dove per un lungo periodo saranno ospiti della nonna mai conosciuta di Valentina. Ed è qui, a casa della nonna, che Osaka fa i conti con le bugie che i genitori le hanno raccontato per tutta la vita e Valentina scopre il grande segreto che sua nonna custodisce gelosamente e che a sua volta dovrà proteggere per non mettere in pericolo le loro vite.
La maggior parte dei passeggeri erano bambini. I più piccoli avevano fogli appuntati sui loro cappotti, con nomi e indirizzi scritti sopra. Le loro destinazioni, immaginò Valentina.
In questo preziosissimo romanzo ci sono tanti temi importanti e difficili che, grazie alla profonda amicizia che lega le protagoniste, vengono affrontati con grande maturità, offrendo ai giovani lettori validi strumenti per trovare, in ogni situazione, il coraggio e la forza di superare i propri limiti, anche culturali, e guardare lontano. Sotto la nube rossa del disastro di Chernobyl si muovono le ombre dell’odio, dell’intolleranza, del pregiudizio, dell’antisemitismo e dell’oppressione del governo sovietico in quegli anni.
Blackbird è un romanzo per riflettere, per imparare, per comprendere.
Un romanzo che sottolinea con enfasi quanto i genitori possono far del male ai figli con i loro pregiudizi, impedendogli di maturare un’idea propria e diversa. Inoltre Blackbird è un libro perfetto per far comprendere ai più giovani l’importanza del disastro della centrale nucleare, di cosa accadde nelle ore e nei giorni successivi e di come le conseguenze dell’esplosione siano un problema che ancora oggi fa riflettere e discutere.
Il cuore di Valentina si riempì di gioia. Non riusciva a parlare. Tutto quello che poteva sperare era che da qualche parte, lontano migliaia di chilometri, Oksana potesse sapere che lei la stava pensando.
Un biglietto che era stato arrotolato intorno al polsino svolazzò al suolo. Valentina lo raccolse. Non c’erano messaggi. Nessuna firma. Ma lei capiva esattamente cosa significava.
Era il disegno di due merli che volavano nel cielo, con le loro ali spiegate che si toccavano, come a formare un paio di mani intrecciate.