“PASSAGGIO IN OMBRA” di Maria Teresa Di Lascia

Passaggio in ombra è stata una piacevole scoperta fin dal suo acquisto al mercatino dove mi è bastato leggere la quarta di copertina per rimanerne affascinata.
Giunta a casa, ho scoperto che Mariateresa Di Lascia non solo era nata a Rocchetta Sant’Antonio, un paesino della mia provincia (Foggia), ma che nel 1995 – ad un anno dalla sua morte prematura – vinse l’ambito Premio Strega.

Un romanzo dal sapore di un’autobiografia ma anche della saga familiare. Un crogiolo di storie, personaggi e memoria raccontate con una scrittura trasparente e precisa. ⁣

Nella casa dove sono rimasta, dopo che tutti se ne sono andati e finalmente si è fatto silenzio, mi trascino pigra e impolverata con i miei vecchi vestiti addosso, e le scatole arrampicate sui muri scoppiano di pezze prese nei mercatini sudati del venerdì. Ormai sono libera di non prenderne neanche uno, e ho tutta la mattina per stare in mezzo alle baracche a rovistare a piene mani, fra stoffe colorate e sporche che qualcuno, per sempre sconosciuto, ha indossato tanto tempo fa.

incipit

Protagonista e voce narrante è Chiara D’Auria, una donna ormai matura e prossima alla morte che si affida al potere rasserenante della memoria per colmare quel dolore accecante che il padre le ha inflitto molti anni prima.
Dall’affolato appartamento che ha condiviso con la zia Peppina Curatore, in una cittadina del Sud Italia, Chiara decide di raccontare con un lungo flashback la sua storia e la sua numerosa e chiassosa famiglia.

Nata in un paesino della Puglia, Chiara conosce suo padre all’età di tre anni quando ormai aveva imparato a vivere sola con sua madre, Anita Riccetti,una giovane levatrice che s’innamora di Francesco D’Auria, figlio di Tripoli, un uomo conosciuto e stimato in tutto il paese, proprietario di alcune terre e grande amico di un potente sottosegretario al quale non manca di chiedere continui favori.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Francesco si arruola volontario e, a guerra finita, torna nel suo paesino dove scopre di avere una figlia. L’amore di Francesco per Chiara è come un colpo di fulmine, profondamente innamorato della sua bambina e preso dall’emozione, decide di riconoscerla legalmente donandole il suo cognome. Incapace per natura di dare compiutezza a qualunque progetto, Francesco illude irrimediabilemente Anita e Chiara portanto la prima alla morte – per il grande dispiacere e per averle infranto tutti i sogni – e alla perdita di qualunque rapporto con la seconda.

Come allora rimasi ferma, e sentii che il corpo di Anita tremava, scosso da una tensione irresistibile.
Piangeva trattenendo i singhiozzi, e lo sforzo tremendo a cui si costringeva deflagrava dal suo centro, cercando una via di uscita.
Rimasi ferma, paralizzata dal dolore e da un’impotenza senza voce.

Anita muore dopo poco tempo lasciando Chiara alle cure della prozia Peppina Curatore – sorella di Tripoli e zia di Francesco – una donna benestante che riempie la sua casa di cianfrusaglie e ragazzini di cui si prende cura per supplire la sua mancata maternità. Chiara affronta il suo Passaggio dall’infanzia all’adolescenza e poi alla vita adulta nell’ Ombra, protetta dalle figure ingombranti di Peppina e di Giuppina, sorella di Francesco. Figure che le tarperanno le ali e che le impediranno di amare Saverio, l’uomo per il quale Chiara abbandona tutti nel vano tentativo di disegnare il suo futuro.

Nello spartito della vita, risuoniamo tutti con un’unica nota le cui vibrazioni mutano impercettibilmente per la materia che ci accade di essere.

Passaggio in ombra è un romanzo molto particolare, “solitario come un’autobiografia e corale come una saga familiare”. Chiara è diventata una donna incapace di vivere, chiusa in se stessa e vittima di asma e ansia, trova nel potere del ricordo il solo modo per cercare riscatto in una vita che non le è mai stato concesso vivere fino in fondo.
La scrittura della Di Lascia è evocativa, poetica, raffinata. Riesce a raccontare anche i silenzi più profondi e i traumi più nascosti.
Un romanzo dal sapore di una saga sebbene la vita e i drammi di tre generazioni vengono narrati a volo d’uccello. Eppure ogni personaggio viene descritto in maniera approfondita, ci si affeziona, si è portati a giudicare il comportamento di uno e a sperare nel retto giudizio di un altro. La scrittrice coinvolge il lettore nel dramma di Chiara e ci fa entrare nelle chiassose e affollate case tipiche delle famiglie meridionali.

Passaggio in ombra è un romanzo semplicemente straordinario che entra a pieno titolo tra i miei romanzi preferiti.

Ho della mia malattia al tempo stesso conoscenza e insipienza, ed essa può sorprendermi ogni volta con nuovi e inimmaginabili inganni. Così, certe volte, devo trattarla come una piccola cara bambina che vuole solo essere blandita; altre volte, per placare l’immenso orrore che mi pervade, debbo confondermi con la parte più violenta di essa, mescolandomi fino a somigliarle e a divenire io stessa la causa del mio malessere. Solo allora, quando sono insieme vittima e carnefice, la malattia che mi ha piegata a se’ abbandona le stigmate prescelte.


passaggio in ombra di lasciaPASSAGGIO IN OMBRA
di Maria Teresa Di Lascia

Editore: Feltrinelli
Anno 1ª edizione: 1995
266 pagine

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