“HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI” di J. K. Rowling vol. 2 | recensione

recensione harry potter e la camera dei segreti

Il mio amore per il magico mondo della Rowling è sbocciato solo negli ultimi mesi, nonostante non sia nell’età indicata per la lettura dei suoi romanzi. La scintilla è scattata dopo aver visto (distrattamente) tutti i film e galeotto è stato il rinvenimento del primo volume sulla mia bancarella dell’usato preferita. Da lì ho cominciato a leggerli uno di seguito all’altro, apprezzando moltissimo gli ampi contenuti che nei film vengono invece omessi o ridotti.
Arrivando tardi alla lettura della saga di Harry Potter non ho mai pensato che potesse interessare la mia personale recensione di ogni singolo volume. Per questo sono rimasta piacevolmente colpita quando ho chiesto la vostra opinione sotto l’ultimo post, e mi avete risposto che invece vi avrebbe fatto piacere leggere le recensioni dei sette volumi. E allora…sia fatta la vostra volontà!

La tua cicatrice è leggenda… Come d’altronde il mago che te l’ha procurata!


51bfaiw5fhl._sx317_bo1204203200_-1HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI
di J. K. Rowling

Editore: Salani
Anno 1ª edizione: 1998
Titolo originale: Harry Potter
and the Chamber of Secrets

389 pagine

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Voto
★ ★ ★ ★ ☆ 


Pubblicato per la prima volta nell’ormai lontano 1998, Harry Potter e la camera dei segreti è il secondo volume di questa magica saga. Dopo una lunga pausa estiva nell’odiosa casa degli zii Dursley, Harry – che non vede l’ora di tornare ad Hogwarts – riceve inaspettatamente la visita di un elfo domestico, l’adorabile Dobby. Superato lo choc iniziale, Harry scopre che l’elfo – di proprietà e al servizio della malvagia famiglia Malfoy –  è venuto ad avvertirlo di non tornare a scuola, poiché qualcuno ha programmato di ucciderlo. Nonostante la teatrale messa in scena di Dobby che, con grossi lacrimoni e atti di autolesionismo, cerca di convincerlo, il giovane mago torna a Hogwarts.
Fin dal primo giorno di scuola è chiaro che per Harry e i suoi amici l’anno scolastico non sarà facile e nemmeno privo di ostacoli, a cominciare dal fatto che lui e Ron non riescono ad attraversare il binario 9 e ¾. Da qui iniziano a verificarsi tutta una serie di eventi strani e inspegabili che culminano nella notte di Halloween quando sui muri del castello compare il messaggio, scritto con il sangue: “La Camera dei Segreti È Stata Aperta Temete, Nemici dell’Erede”.

« Si racconta che Serpeverde costruì nel castello una stanza segreta, di cui gli altri fondatori ignoravano l’esistenza. Stando alla leggenda, Serpeverde sigillò la Camera dei Segreti affinché nessuno potesse aprirla fintanto che non fosse giunto il suo vero erede. Soltanto lui sarebbe stato in grado di spezzare il sigillo apposto sulla Camera dei Segreti, sprigionando gli orrori che vi erano racchiusi e servirsene per epurare la scuola da tutti coloro che erano indegni di studiare la magia. […] Naturalmente la scuola è stata perquisita molte volte in lungo e in largo dai maghi e dalle streghe piu’ colti per trovare la prova dell’esistenza di un posto simile. È una storia che si racconta per spaventare i creduloni »

Come era accaduto già ne La pietra filosofale, i giovani apprendisti maghi anzichè scappare davanti a quella terribile minaccia e al pericolo, decidono di andare fino in fondo, seguendo piste, origliando conversazioni, studiando in biblioteca e utilizzando pozioni a loro proibite. Alla fine Harry, Ron ed Hermione riescono a trovare ed aprire la Camera dei Segreti e a venire a capo del mistero.

Credo che per la Rowling questo secondo volume gli sia valso davvero l’ingresso nell’olimpo degli scrittori più famosi. Come sapete il primo romanzo mi era piaciuto molto perchè immetteva e descriveva questo mondo fatto di magie ed incantesimi, di luoghi e personaggi magnifici e sorprendenti. Superare il primo sarebbe stato impossibile e invece la Rowling decide di continuare a giocare con l’effetto meraviglia e a sorprendere il lettore. In Harry Potter e la camera dei segreti lo stile della scrittrice di affina abbandonando i toni tipici della favola e adottando invece un tipo di narrazione più cupa, dalle tinte più macabre e spaventose. Questo cambio di stile si nota molto bene soprattutto nei rispettivi film dove la luce cambia in maniera evidente: più colore e luci sfavillanti nel primo, più buio e luce soffusa nel secondo.
Inoltre questo è, a mio parere, il romanzo fondamentale per conoscere la figura di Voldemort. Grazie ad una vera e propria narrazione nella narrazione, la Rowling incomincia a delineare il profilo fisico e psicologico del giovane Tom Riddle (alias Voldemort) mettendo per la prima volta Harry davanti al potente e oscuro potere del suo nemico .

Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.

Questo secondo volume è dunque essenziale, forse tanto quanto il primo, per conoscere ed addentrarsi nel mondo di Harry. Magico e potente Harry Potter e la camera dei segreti è stato una piacevolissima lettura che mi ha permesso di amare ancora di più la saga.

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