Quando ho visto l’argomento scelto dalla rubrica “5 cose che” per questa settimana, non ho avuto dubbi. La mia utrice preferita è ISABEL ALLENDE.
Il mio amore per lei è nato tra le pagine de “La casa degli spiriti”, un libro trovato per pochi euro su una bancarella che mi ha letteralmente trascinata e coinvolta. Da quel momento non ho più smesso di leggere le sue opere e ho deciso di voler collezionare tutti i suoi romanzi. Infatti, qualche settimana, ero alla stessa bancarella nella speranza di imbattermi in qualche suo romanzo e, non trovandolo, ho chiesto direttamente al proprietario, il quale si è offerto di tenermi da parte tutti i libri dell’ Allende che gli sarebbero capitati. L’uomo è stato di parola: da quel giorno, ogni settimana, mi porta qualcosa di nuovo e, piano piano, li sto collezionando tutti.
E’ chiaro che quella per l’Allende è una passione recentissima e che non ho – ancora – letto tutta la sua bibliografia per cui, sebbene la rubrica oggi mi chieda di parlare dei 5 libri più belli del mio autore preferito, non posso che parlarvi solo di quelli che ho letto.
Ma tranquilli…sono comunque 5 😉
Feltrinelli, 137 pag.
Pubblicato per la prima volta nel 1983
[ Recensione ]
La casa degli spiriti è il primo romanzo dell’ Allende. Una saga familiare in cui le vicende dei personaggi della grande casa dell’angolo riflettono quelle della famiglia della scrittrice. Lei stessa racconta di aver generato questo romanzo mentre sciveva una lettera al nonno e quando si è accorta che non stava più scrivendo solo per lui, ha iniziato a pensarsi anche come scrittrice.
Sono felice di aver conosciuto la Allende proprio con questo romanzo così potente e particolare.
Feltrinelli, 137 pag.
Pubblicato per la prima volta nel 2015
[ Recensione ]
L’anno scorso, prima di partire per le vacanze estive, decisi che L’amante giapponese sarebbe stato il mio romanzo da leggere sotto l’ombrellone. Una lettura piacevolissima e dolcissima; una storia d’amore matura e d’altri tempi raccontata con quella delicatezza ed eleganza che sono l’Allende riesce a tradurre in parole.
T R A M A| Alma Belasco, affascinante pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. In questa struttura, popolata da affascinanti e bizzarri anziani di diversa estrazione sociale, stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d’amore clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere dell’aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin dalla più tenera infanzia. Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore – quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento -, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile, che trascende ogni difficoltà e vive in eterno nel cuore e nei ricordi degli amanti.
Feltrinelli, 137 pag.
Pubblicato per la prima volta nel 2003
[ Recensione ]
Il mio paese inventato è – al momento – il libro più bello che ho letto della scrittrice. Il romanzo, fortemente autobiografico, racconta la vita dell’Allende dall’infanzia ai giorni nostri, la sua famiglia e le sue “stranezze”, ma racconta, soprattutto, la genesi delle sue opere, che ovviamente è l’aspetto che più ho amato di questo libro.
T R A M A | In questo nuovo libro Isabel Allende racconta il suo Cile, immaginato e sognato nella distanza. Il racconto disegna, sul filo di una memoria che aggira i fatti troppo intimi, un paesaggio interiore dove aleggiano gli spiriti dei defunti e dove i ricordi si sovrappongono senza un ordine cronologico. L’autrice fa rivivere le dimore ora scomparse, i paesaggi cancellati dall’edificazione urbana e le persone che hanno segnato la sua vita fino a quando è fuggita alla repressione della dittatura e si è stabilita prima in Venezuela e poi negli Stati Uniti.
Feltrinelli, 137 pag.
Pubblicato per la prima volta nel 1995
Sono sincera, ho iniziato a leggere questo romanzo proprio in questi giorni e, per quanto sia ancora in lettura, me ne sono già innamorata follemente. Per quanto dolorosa sia la scrittura dell’Allende mi sono sentita subito a casa, una sensazione che provo ogni volta che leggo un suo libro. Il romanzo racconta il dolore della scrittrice per la morte di sua figlia, Paula, e l’amore in tutte le sue forme: materno, familiare, coniugale ecc. Di lui vi racconterò in un post recensione, appena finisco di leggerlo.
T R A M A | Paula, nata il 22 ottobre 1963, è una ragazza felice, innamorata del marito, appassionata del suo lavoro. La sua è una vita semplice, che non ha niente a che vedere con quella di sua madre Isabel. Due donne, due destini diversi. Improvvisamente Paula si ammala di una malattia gravissima, la porfiria, che la trascina in un coma da cui non c’è ritorno. Isabel accorre al suo capezzale per cercare di trattenerla in vita, o forse per accompagnarla dolcemente verso la fine… Con la scrittura la madre-scrittrice cerca di “distrarre la morte”, cerca di trovare un senso a una tale insensata tragedia: grazie alla magia della parola evoca tutti i componenti della sua esuberante e bizzarra famiglia perché circondino Paula, superando i confini individuali di vita e di morte.
Potreste obiettarmi che i libri inseriti siano 6 e non 5 come la rubrica vorrebbe…e avete ragione. Ma, ho deciso di inserire questi due titoli nella classifica perchè – sebbene non li abbia ancora letti – costituiscono un ideale trilogia insieme a La casa degli spiriti. Sono sicura che, se il primo romanzo della scrittrice mi è piaciuto così tanto, di conseguenza anche questi non mi deluderanno.
E voi, avete un autore preferito? Quali sono i suoi 5 libri più belli?
Buona Lettura,
Tiziana
Ciao, ho letto solo La casa degli spiriti; carino!
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Non conosco questa autrice, ma grazie per avermela fatta conoscere. Cercherò qualcosa di lei e dei suoi libri 🙂
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Prego! Sono felice di averti incuriosito. Se leggi qualche romanzo fammi sapere pure cosa ne pensi. Mi farebbe molto piacere.
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Ciao! Di Isabel Allende ho letto la trilogia avventurosa che inizia con “La città delle bestie”, che ho amato moltissimo. Avevo iniziato più volte “Il quaderno di Maya” che però non mi aveva catturato, forse non era il momento giusto, prima o poi gli concederò un’altra occasione! 🙂
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Della trilogia ho solo due volumi e non vedo l’ora di recuperare il terzo ed iniziarlo a leggerlo. Sul quaderno di Maya non posso esprimermi perché non l’ho ancora letto ma ne ho sentito parlare bene. Vedremo.
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Ciao! La Allende mi fissa dagli scaffali di ogni libreria da sempre! Purtroppo non ho mai letto un suo libro, ma da tempo vorrei rimediare. Da quale mi consigli di iniziare?
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Ciao Piera, io ti consiglio Il mio Paese inventato se vuoi iniziare a conoscere subito la scrittrice (è infatti una biografia). Se invece vuoi iniziare da un suo romanzo ti consiglio La casa degli spiriti. Se leggi qualcosa mi piacerebbe sapere poi se ti è piaciuto. Buona lettura 💙
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Ciaoo! La figlia della fortuna mi è stato regalato per Natale, quindi prima o poi lo leggerò. Tra gli altri titoli mi ispira da matti L’amante giapponese, infatti l’avevo inserito in uno speciale sul blog 🙂
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Io non vedo l’ora di leggerlo 😍. Spero sia all’altezza de La casa degli spiriti
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Ciao io ho letto solo l’amate Giapponese ^_^
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Ti ho nominata in un tag, se vuoi farlo anche tu 🙂
https://pensieriebriciole.wordpress.com/2018/04/13/conosciamoci-un-po-meglio-booktag/
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Conosco la Allende ma non ho mai letto nulla di suo. Devo recuperare.
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Se mi permetti un consiglio, non perderti ” Il mio paese inventato” .
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Allora lo recupererò, grazie 🙂
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Ciao:) non ho mai letto niente di questa autrice
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“Paula” è l’unico sui libro che ho letto e anche parecchio tempo fa… preparati allo strazio, perché è un libro parecchio intenso…
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Ciao Simona, si l’ho già tenuto in conto 😢
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Ciao Tiziana!! Anche io amai moltissimo La Casa degli Spiriti, che mi avvicinò al mondo della letteratura sudamericana, che adoro follemente!!
Di questi cinque ho letto anche Paula e La figlia della Fortuna, ma ti consiglio anche D’amore e Ombra, che avevo amato un sacco, mentre Il Piano Infinito non l’ho mai terminato, ma non ricordo bene perchè, ero in prima o seconda liceo…
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Ciao Alenixedda, grazie per il consiglio. Come ho detto vorrei leggerli tutti ma se posso iniziare da quelli più belli ben venga. Segno subito D’amore e ombra come prossima lettura 😉. Grazie
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Ho sempre sentito parlare magnificamente della Allende! Tuttavia, shame on me, non ho ancora letto nulla di suo 😦 dovrò rimediare al più presto!
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Spero ti piaccia! Quando voglio leggere qualcosa che sicuramente mi piace scelgo sempre un suo libro…e fino ad ora non mi ha deluso.
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Non ero riuscita a finire la casa degli spiriti e ora ne ho comprati altri due suoi… e spero di riuscire ad apprezzarla!
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Ciao, peccato per La casa degli spiriti. Cosa hai comprato di bello?
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