‖recensione‖ DOVREMMO ESSERE TUTTI FEMMINISTI & CARA IJEAWELE ~ C.N. Adichie

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Titolo:
Cara Ijeawele
Sottotitolo: ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista.
Autore: Chimamanda Ngozi Adichie
Edito da: Einaudi
Data pubblicazione:  2017
Cartaceo: 12.75 €
Ebook: 6.99€
Genere: Narrativa contemporanea, Studi sociali e culturali.
Pagine: 88
ISBN:  978-8806234935

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Titolo:
Dovremmo essere tutti femministi
Autore: Chimamanda Ngozi Adichie
Edito da: Einaudi
Data pubblicazione:  2015
Cartaceo: 7.65 €
Ebook: 6.99€
Genere: Narrativa contemporanea, Studi sociali e culturali.
Pagine: 44
ISBN:  978-8806227081

E quando, tanti anni fa, cercai la parola sul vocabolario, trovai: “Femminista: una persona che crede nell’eguaglianza sociale, politica ed economica dei sessi”.

Chimamanda Ngozi Adiche è un nome che fino a pochi mesi fa non conoscevo. Non sapevo chi fosse nè cosa avesse mai scritto. Leggendo i suoi libri ho scoperto una donna con la D maiuscola, non solo per la sua forte ed elegante battaglia per il riconoscimento dell’ uguaglianza dei sessi in ogni ambito (umano, sociale, lavolarivo, politico ecc.) ma anche per la sua brillante capacità di mettere a nudo e portare all’attenzione del mondo intero una delle discriminazioni di genere più grandi, profonde e radicate della nostra società globale.

Ho scelto di parlarvi di questi due pamphlet insieme perchè hanno molti punti in comune e la lettura di uno, a mio parere, necessita della lettura dell’altro.

Dovremmo essere tutti femministi è un discorso che la scrittrice tenne  alla TEDxEuston Conference del 2012, durante la quale le venne chiesto di intervenire sul “come gli stereotipi limitano e plasmano il nostro modo di pensare, soprattutto riguardo all’Africa“. L’Adiche ammalia il pubblico con il suo discorso ricco, non solo di belle parole, ma pregno anche di numerosi esempi di discrimanzione di genere perpetrati ai danni delle donne nei secoli da generazioni, non solo africane ma di tutto il mondo.

Conosco una donna che ha gli stessi titoli di studio e lo stesso lavoro del marito. Quando tornano a casa, è lei a occuparsi delle faccende domestiche, e questo acccade in molti matrimoni, ma la cosa che mi ha colpita è che quando lui cambia il pannolino al bambino lei lo ringrazia. E se invece le sembrasse normale e naturale che il marito si occupi del figlio?

Questa è solo una delle questioni sollevate della Adiche. Esistono ancora oggi, infatti, troppe distinzioni tra uomo e donne,  certi atteggiamenti che nell’uomo vengono apprezzate e – in alcuni casi – considerati anche punti di forza, nelle donne – al contrario –  non sono apprezzate, non vengono ritenute adeguate.
E allora: se il capo in ufficio è un uomo e fa la voce grossa (per esempio) risulta autorevole e degno di rispetto, se a farlo invece è una donna allora risulta acida, isterica, insensibile ecc.
L’intervento della femminista nigeriana continua elencando una serie di situazioni comuni a tutti, situazioni che abbiamo vissuto e che continuamo a vedere e subire perchè “così  va la società”. NO. L’Adiche punta l’attenzione sul fatto che il problema esiste e va affrontato e, con impegno, il mondo e le sue regole non scritte vanno e possono essere cambiate.
Come?

Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. Dobbiamo cambiare anche quello che insegnamo ai nostri figli.

E vorrei sottolineare l’importanza di educare i figli maschi. Non possiamo pretendere che il mondo cambi semplicemente insegnando alle figlie come sopravvivere nella giungla di uomini. Dovremmo insegnare anche ai figli che le donne sono loro eguali, possono desiderare, ambire ed ottenere esattamente tutto quello che anche loro desiderano.

Da qui nasce natuale la lettura di Cara Ijeawele. Ovvero 15 consigli per crescere una bambina femminista. Un secondo pamphlet che la scrittrice scrisse quando Ijeawele , sua amica d’infanzia, le chiese consigli su come crescere femminista la sua bambina Chizalum, appena nata. Un compito arduo ma che ha prodotto un libricino che tutti, almeno per curiosità, dovremmo leggere. L’Adiche consiglia alla mamma di seguire nel suo insegnamento educativo questi 15 elementi:

1. Sii una persona completa.

2. Fatelo insieme.

3. Spiegale che l’dea di «ruoli di genere» è una grande sciocchezza.

4. Guardati dai pericoli di quello che chiamo «Femminismo Light»

5. Insegna a Chizalum a leggere.

6.
Insegnale a mettere in discussione la lingua.

7. Non parlare  mai del matrimonio come di un traguardo.

8. Insegnale e bandire l’ansia di compiacere.

9. Da’ a Chizalum un senso di identità.

10. Sii determinata nell’affrontare la questione del suo aspetto fisico.

11. Insegnale a mettere in discussione l’uso della biologia a giustificazione delle norme sociali.

12. Parlale del sesso, e comincia presto.

13. L’amore arriva, sta’ in campana!

14. Nel parlarle di oppressione, sta’ attenta a non trasformare gli oppressi in santi.

15. Insegnale la differenza.

Che una donna sostenga di non essere femminista non sminuisce la necessità del femminismo. Semmai ci fa capire la vastità del problema, quanto arrivi lontano la mentalità patriarcale. Ci dimostra, inoltre, che se non tutte le donne sono femministe, non tutti gli uomini sono misogini.

Se il primo volume ha l’effetto di un secchio d’acqua in faccia mentre stiamo beatamente dormendo, il secondo saggio offre una visione più chiara, dettagliata e sincera della realtà.
Se avete letto questi due saggi avrete notato come molti degli esempi proposti dalla scrittrice trovano spunto dalla realtà africana, dalla quotidianità e dalla struttura societaria di un paese che potremmo – e spesso lo facciamo – considerare lontano da noi, e non solo geograficamente. I consigli della Adiche, invece, sono globalmente validi: nel mondo, infatti, esistono disuguaglianze e stereotipi di genere sempre uguali.

Viviamo in un mondo pieno di donne incapaci di respirare a fondo perché costrette per tanto tempo a rinchiudersi nei modelli che le rendono gradevoli.

Questi due saggi per quanto brevi contengono delle verità assolute – alcune condivisibili altre un pò meno – che tutti dovremmo leggere almeno una volta nella vita. Supportati da uno stile chiarissimo e diretto la Adiche non le manda a dire e le sue opinioni arrivano dritte al cuore e alla mente del lettore che – nel bene o nel male –  ne resterà scosso e  a fine lettura  qualche domande vi verrà spontanea porvela.

VOTO:

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A presto,
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6 pensieri riguardo “‖recensione‖ DOVREMMO ESSERE TUTTI FEMMINISTI & CARA IJEAWELE ~ C.N. Adichie

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