Se c’è una cosa che non ho mai sopportato della scuola e di un certo tipo di insegnanti è l'”arroganza” con la quale ci imponevano di leggere un certo numero di libri soprattutto durante la vacanze estive. Per natura sono sempre stata restia a sottostare agli obblighi soprattutto della scuola, semplicemente perchè non capivo il motivo di imporre delle letture non solo come compito in sè ma principalmente nel proporre titoli già scelti a priori. Oggi, nei mei 33 anni e mossa dal desiderio di diventare un’ insegnante, capisco questo tipo di scelta pertanto da ex alunna e (spero) da futura docente avrei preferito e, probabilmente, preferirò consigliare una rosa di titoli e poi lasciare libero lo studente di scegliere quello che maggiormente risponde alle sue esigenze e alla sua voglia di lettura.
Fatta questa premessa vediamo quali libri mi sono stati imposti e se mi sono piaciuti.
LA STORIA ∼ Elsa Morante
Estate a cavallo tra il primo e il secondo superiore. La prof decide di ammorbarci le vacanze con questa lettura non proprio leggera. A distanza di anni ho imparato ad apprezzare molto la trama ma al tempo l’ho davvero mal sopportato, anche perchè la seconda guerra mondiale non fa parte dei programmi del biennio, per cui non riuscivo a coglierne un’ utilità a livello di collegamenti interdisciplinari.
VANITY FAIR∼William Tackrey
Vanity Fair o Fiera delle vanità è stato un romanzo che ho amato fin dalle prime pagine e che, se ho il coraggio di riaffrontare le oltre 700 pagine, mi piacerebbe rileggere.
Il romanzo era l’unico materiale di studio per l’esame di letteratura inglese durante il corso triennale, per cui sono stata davvero “costretta” a leggerlo 🙂 pena l’impossibilità di sostenere l’esame.
FRANKENSTEIN ∼ Mary Shelley
Questo romanzo non ricordo per quale esame avrei dovuto studiarlo, ricordo solo che rientrava nei crediti a scelta previsti nel mio piano di studi. Dopo aver acquistato il libro e partecipato a qualche lezione, ho capito che quella materia non era per me (infatti ho rimosso anche il nome).
Il libro però l’ho letto e anche con molto piacere, forse uno dei primissimi romanzi che mi hanno iniziato all’arte della lettura.
LA SIGNORA DELLE CAMELIE ∼Alexandre Dumas
LA PRINCIPESSA DI CLÈVES ∼Madame de La Fayette
Questi ultimi due romanzi li inserisco insieme perchè costituivano il corso monografico dell’esame di letteratura francese. Se per la principessa di Cleves ho provato noia e desiderio di finirlo il prima possibile, per La signora delle camelie invece, è stato amore a prima vista. Forse uno dei romanzi che insieme a Jane Eyre è nei miei preferiti, scoprirne poi che la Traviata ne costituisce la piece teatrale ha fatto sì che lo adorassi.
Devo quindi ammettere che durante la mia carriera scolastica non mi è andata male e che la maggior parte dei libri che sono stata costretta a leggere mi sono piaciuti, alcuni più di altri, e che quelli che non mi sono per nulla piaciuti hanno comunque contribuito alla mia istruzione e alla mia formazione personale.
Quali sono le vostre letture “forzate”?
A presto,
Frankestain l’ho dovuto leggere in inglese! 😖
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Uhm…allora sono stata proprio fortunata anche se leggere i libri nella lingua madre è sempre preferibile. Io penso sempre a chi ha la “sfortuna” di leggere Dante in versioni tradotte.
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Questi mi mancano tutti!!!
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Ihih questa rubrica serve anche a questo: far conoscere nuovi libri o ricordarci di pescare finalmente dalle nostre liste kilometriche libri che prima o poi ci ripromettiamo di leggere.
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Frankestain l’ho letto per curiosità personale e mi è piaciuto molto
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Ciao Tiziana! Devo dire che anch’io, tutto sommato, sono stata abbastanza fortunata con le letture “forzate”. Io credo che a volte gli insegnanti sbaglino perché se da una parte è importante che gli studenti conoscano dei libri, dall’altra c’è un tempo per ogni libro, imporre la lettura credo sia un po’ controproducente.
Detto questo, tra i libri che hai citato, non ne ho letto, ahimè, nessuno! Ma vorrei recuperare al più presto La signora delle camelie e La fiera delle vanità è in wishlist!
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Ciao gioia se fossimo nella stessa città te l’avrei prestato io la Signora delle camelie. E’ un romanzo la cui bellezza è senza tempo.
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Ciao Tiziana!
De “La fiera delle vanità” ho visto il film anni fa e da allora ho sempre desiderato leggerlo… la mole del libro mi sta ancora facendo desistere dal farlo davvero!
“Frankenstein” è nella mia lista di libri da leggere, mentre “La signora delle Camelie” l’ho letto da me un paio d’anni fa è mi è piaciuto tantissimo; una vera sorpresa! 😀
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Ciao Valentina, anche io ho visto il film della fiera delle vanità ed è fatto molto bene, è piaciuto molto anche a me. Se hai la possibilità leggi anche Frankenstein, sono due romanzi molto particolari.
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